Schiaffo ai russi, al comune di Pokrovsk spunta la bandiera ucraina

Scritto il 06/11/2025
da Erica Orsini

L'hanno issata i militari di Kiev. Ma le forze di Mosca restano soverchianti: "conquista quasi completa"

Una bandiera ucraina issata sul palazzo simbolo della città di Pokrovsk, teatro di feroci combattimenti nelle ultime settimane. Un gesto più che altro simbolico ma che indica la strenua resistenza dell'esercito di Kiev all'accerchiamento russo. È accaduto che gli assaltatori ucraini del 425° reggimento d'assalto Skelya siano riusciti a cacciare i nemici dal palazzo del consiglio e abbiano deciso di celebrare l'impresa esponendo la bandiera gialloblù. «I russi che non sono fuggiti o si sono arresi sono stati annientati», ha scritto l'ufficio stampa del reggimento.

L'impressione naturalmente è che si tratti di uno schiaffo doloroso ma che non fermerà le soverchianti forse di Mosca. Pokrovsk è ormai una città fantasma ma il suo essere lo snodo logistico-ferroviario del Donetsk la rende fondamentale per i russi che la potrebbero usare come piattaforma di lancio per nuove offensive in direzione del Dnipropetrovsk. E secondo DeepState, il gruppo nato per iniziativa di alcuni volontari, vicino all'esercito ucraino e che mappa regolarmente la linea del fronte, l'esercito russo «continua ad ammassare forze in città», città che è «gradualmente assorbita, con le forze russe che hanno già preso il controllo di alcune aree, stabilito posizioni, creato siti di stoccaggio e mantenuto libere le vie di rifornimento logistiche in vista di ulteriori infiltrazioni in città». Alcune unità inoltre starebbero tentando «di prendere il controllo dell'area tra Pokrovsk e Hryshyne, con tentativi simultanei di raggiungere quest'ultima», situata leggermente più a nord.

Insomma, Pokrovsk potrebbe diventare la prima importante località ucraina conquistata dall'esercito russo dalla presa di Avdiivka, nel febbraio 2024. Alla conquista «lavorano» 170mila soldati russi a cui si contrappongono droni, carri armati, fanteria, elicotteri e artiglieria. «Sono in corso aspri combattimenti con gli occupanti russi», dice lapidaria, l'Hur, l'intelligence militare di Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato martedì nel settore di Pokrovsk «per visitare diverse unità che garantiscono la difesa» della città, come ha dichiarato sul suo canale Telegram. «Questo è il nostro Paese, questo è il nostro fianco orientale e faremo tutto il possibile per garantire che rimanga ucraino», ha affermato.

Attualmente a Pokrovsk rimangono 1.200 civili e l'evacuazione dalla comunità è praticamente impossibile a causa delle precarie condizioni di sicurezza. Lo ha annunciato in una conferenza stampa online Dmytro Petlin, capo del Dipartimento di protezione civile, mobilitazione e difesa dell'amministrazione regionale di Donetsk, come riporta Ukrinform. «Secondo i dati forniti dalle autorità locali, attualmente ci sono 1.800 persone nella comunità di Pokrovsk e 1.200 civili nella città stessa di Pokrovsk», ha detto Petlin, secondo cui «la situazione a Pokrovsk «è molto peggiore che a Kostiantynivka».