Qui c'è qualcosa che non torna, hanno il nuovo Obama e Mamdani: quindi, oggi...

Scritto il 05/11/2025
da Giuseppe De Lorenzo

Quindi, oggi...: il coltello di Gae Aulenti, brodo di giugggiole per madmani e Beckham

- Leggo titoli stupendi su Mamdani, il nuovo sindaco di New York, socialista che chiede di tassare i ricchi (tanti, nella Grande Mela) e vuole rendere gratuiti i trasporti pubblici per tutti (cioè: li pagheranno i lavoratori con le tasse). Tipo: “La sfida a Trump”. Bello. Fichissimo. Ma non c’è nessuna sfida a The Donald, per due motivi. Primo: Trump è al suo ultimo giro alla Casa Bianca. Secondo: Mamdani può fare il sindaco ma non il presidente degli Stati Uniti, visto che è stato naturalizzato americano ma non è nato lì. Tanti saluti allo sfidante, insomma.

- Vorrei essere ricco e famoso come David Beckham non per avere una moglie bella come la sua, la sua ricchezza o il suo stile. Ma vorrei tanto essere nominato Sir da un Re con tanto di spada sulle spalle. Magico.

- Ma è vero che l’attacco a Milano, quel gesto di un folle che ha conficcato un coltello di 30cm nella schiena di una sconosciuta, scelta per caso, è uno di quei eventi che né la polizia né nessun altro erano in grado di evitare?
Un po’ sì e forse un po’ no.
Ovviamente era impossibile prevenire quel gesto: Vincenzo Lanni, stando a quanto ricostruito sin qui, è arrivato a Milano dopo aver lasciato la comunità in cui viveva, ha preso una stanza d’hotel, si è appartato in quello che per lui era il simbolo del Potere economico meneghino (piazza Gae Aulenti) e ha tentato di ammazzare la prima persona che gli è capitata sotto, la povera Anna Laura Valsecchi. Non c’erano avvisaglie. Non c’è stata radicalizzazione. Nessun segnale.
Però. Però Vincenzo Lanni non è comparso dal nulla. Nel 2015 aveva messo in atto la stessa identica follia omicida, cercando di accoltellare due anziani nella Bergamasca. Un anno dopo era stato condannato a 8 anni di carcere e altri tre di misura di sicurezza in una comunità. Considerato l’anno di custodia cautelare scontato prima della sentenza, la fine della sua pena sarebbe dovuta cadere non prima del 2026.
Il fatto è che, come prevede la legge, una volta che si riceve una condanna e si va in carcere poi iniziano i vari sconti. Lanni stando al Corsera (cito loro per non sembrare di parte) ha passato dietro le sbarre “solo” quattro anni e mezzo sugli otto decretati, poi ha ottenuto l’affidamento in prova. Nel 2022 (quindi 7 anni dopo l’assalto) ha ottenuto l’espiazione della pena e ha iniziato il periodo di “misura di sicurezza” di tre anni che viene valutata anno dopo anno. Così a fine 2024 il Tribunale ha deciso che non vi era più bisogno di alcuna misura collegata ad alcuna pericolosità sociale.
Il tutto nonostante, riporta Repubblica, nel 2023 avesse confessato ad alcuni agenti di portare con sé un coltello nello zaino incassando una denuncia che però non aggravò in alcun modo la sua posizione.
È normale?

- Il caso di Rovigo dimostra che se vuole la politica può incidere sulle scelte della magistratura. In che modo? Scrivendo bene le leggi. Che siano chiare. Senza lasciare spazio a troppe interpretazioni. Un signore ha subito una rapina, i banditi erano in casa sua, ha sparato, ha ferito il ladro e non è stato indagato perché il caso rientra chiaramente nella legittima difesa. Sia chiaro, forse bisognerebbe allargare ancora più le maglie. Ma un primo passo è stato fatto.

- Ora: sconti di pena, misure alternative, libertà vigilata, lavoro fuori dal carcere, eccetera eccetera eccetera sono tutte possibilità previste dalla legge. Però ci sia permesso di ritenere che, forse, una riflessione andrebbe fatta. Lanni infatti è solo l’ultimo caso. Vi ricordate Emanuele De Maria, condannato per omicidio e presto libero di lavorare in hotel e quindi di ammazzare una sua collega? E ricordate Andrea Cavallari, uno dei condannati per aver provocato la morte di sei persone a Corinaldo, lasciato libero di andare a discutere la tesi senza alcuna scorta e quindi fuggito?
Insomma: la povera Valsecchi avrà diritto di pensare che se Lanni avesse scontato la pena fino in fondo, senza sconti, oggi non avrebbe un polmone perforato?