"Il segreto? Negoziazione seria. Per i dirigenti del terziario un aumento lordo da 800 euro"

Scritto il 06/11/2025
da Marcello Zacché

Numero 2 di Confcommercio, presidente Conad. Mauro Lusetti: "Con mediazioni e lavoro, l'accordo si trova"

Chiudere un contratto nazionale di lavoro quello dei dirigenti di aziende del terziario - in pieno autunno, con la manovra in rampa di lancio, senza tensioni e, soprattutto, con due mesi di anticipo sulla scadenza naturale, non è cosa comune.

Mauro Lusetti, presidente di Conad, è anche il vicepresidente di Confcommercio con delega al lavoro che ha negoziato l'accordo fino alla firma finale.

In una stagione di confronti sindacali molto aspri e ideologici, come ci siete riusciti?

"Il segreto è la contrattazione di qualità, che Confcommercio punta sempre a valorizzare a livello nazionale e con tutte le sigle sindacali. Quando ci siede al tavolo e si condividono questi presupposti con la controparte, l'accordo si trova".

Contrattazione di qualità: si riferisce al confronto con i contratti pirata?

"Nel confronto con chi fa dumping contrattuale, i nostri accordi nazionali valgono dagli 8 ai 12mila euro annui lordi in più, oltre a prevedere la 13esima, a volte anche la 14esima, coperture per malattie e permessi, intese sul tema della formazione. Questa è la qualità contrattuale che nei tanti contratti in dumping non esiste. La possono garantire solo le organizzazioni maggiormente rappresentative".

L'accordo riguarda 32mila dirigenti di 10mila piccole imprese: la platea relativamente ristretta ha aiutato a fare in fretta?

"Con numeri ridotti la complessità diminuisce, certo. Ma l'accordo è comunque un esempio di buona contrattazione. Non ricordo, a mia memoria, un rinnovo a inizio novembre di un contratto pluriennale che scade a fine dicembre: abbiamo ricevuto la piattaforma già in estate, abbiamo avuto modo di mettere i tecnici intorno al tavolo e di avviare la fase di contrattazione più serrata, trovando insieme con i rappresentanti di Manageritalia - le giuste mediazioni".

E sui contenuti?

"Ha vinto la qualità di cui dicevo. Ci sono 800 euro di aumento medio annuo lordo in tre tranche annuali, che per le imprese sono uno sforzo che rappresentano però un investimento, ma ci sono anche elementi di welfare, e il ricorso alla bilateralità per percorsi di formazione continua che rispondono alla realtà della presenza, nelle imprese, di 4 o 5 generazioni con diverse aspettativa di vita, esigenze professionali, aspirazioni e motivazioni".

La detassazione degli aumenti contrattuali, inserita dal governo in manovra, ha aiutato?

"Gli 800 euro di aumento avranno una tassazione agevolata, quindi certo, è un provvedimento che aiuta la contrattazione. Ma noi chiediamo e stiamo trattando con l'esecutivo perché la detassazione sia applicata anche ai contratti chiusi nel 2024, come da proposta originale. Sarebbe molto importante".