Piantedosi ai carabinieri coinvolti nell'esplosione: "Vittime di un atto proditorio, quasi...

Scritto il 14/10/2025
da agi

AGI - "Siamo qui per darvi tutta la solidarietà e le condoglianze per questa tragedia che mi ha colpito moltissimo ed è l'evidenza della difficoltà del lavoro che fate, di operazioni che troppo spesso, nell'opinione pubblica, vengono sottovalutate". Lo ha affermato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, collegatosi con i feriti nell'esplosione a Castel d'Azzano, nel Veronese, durante la sua visita al Comando Generale dei Carabinieri a Roma, accompagnato dal Capo della Polizia, Vittorio Pisani.

"È il momento della costernazione - ha detto Piantedosi ricordando i carabinieri deceduti - e di stare vicino, nel dolore, alle famiglie dei tre militari morti e a tutti voi, che avete visto la morte in faccia e i vostri commilitoni morire tragicamente. Vi do un abbraccio fortissimo, grazie per quello che fate e per il sacrificio che ogni giorno affrontate sul territorio. Oggi purtroppo tocchiamo con mano che non esistono interventi ordinari", ha aggiunto il ministro.

Il titolare dl Viminale ha ascoltato il racconto del comandante provinciale Claudio Papagno, ancora visibilmente provato, che ha spiegato come l'esplosione fosse stata "probabilmente predisposta da tempo", aggiungendo che "gli autori avevano persino preparato delle molotov sul tetto, pronte a lanciarle dopo aver dato fuoco". In collegamento nella videochiamata anche uno dei feriti con maggiori ustioni, un carabiniere completamente bendato con i soli occhi visibili, che faceva parte della seconda coppia di militari entrata nel casolare per l'operazione.

"Una grande tragedia. Questo è il momento del dolore e dell'essere uniti, vicini all'Arma dei Carabinieri e ai familiari delle vittime - ha poi ribadito Piantedosi parlando con i giornalisti -. La difficoltà e la complessità del lavoro quotidiano degli uomini delle forze di polizia, troppo spesso sottovalutato, alcuni interventi vengono percepiti come ordinari, ma non lo sono mai. Il rischio, anche quello più tragico, si annida dietro situazioni che possono sembrare di routine - ha osservato ancora Piantedosi -, è il momento del cordoglio, ma anche della riflessione sul sacrificio e la dedizione di chi ogni giorno serve lo Stato".

"Si doveva eseguire un provvedimento di sgombero disposto dall'autorità giudiziaria, già tentato in passato. L'Arma aveva inviato mediatori per cercare una soluzione pacifica, ma sembra che ci sia stato un atto proditorio, quasi premeditato", ha poi spiegato il ministro dell'Interno. "Tre persone sono state arrestate, tra cui una donna e un uomo rintracciato successivamente in una campagna di sua proprietà. Le prime ricostruzioni fanno pensare che la tragedia sia stata provocata dalla saturazione volontaria del gas, poi innescato dalla stessa donna. Una dinamica inimmaginabile, di un'aggressività senza precedenti - ha osservato il ministro - l'operazione era curata nel dettaglio e condotta in modo puntuale e professionale, con il supporto di Vigili del Fuoco e 118", ha concluso visibilmente colpito Piantedosi.