AGI - Tre Carabinieri sono morti nell'esplosione di un immobile rurale nel comune di Castel d'Azzano in provincia di Verona. L'esplosione è avvenuta durante le operazioni di perquisizione dell'immobile interessato da una procedura di sgombero coattivo: la struttura è crollata travolgendo gli operatori. I feriti sono 19. Secondo quando si apprende, oltre alla donna che avrebbe azionato il meccanismo che ha innescato la deflagrazione e al fratello, sono rimasti feriti 14 carabinieri, tre agenti di polizia e un vigile del fuoco.
A innescare l'esplosione una donna che occupava l'immobile. L'intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. I feriti sarebbero almeno una quindicina. L'immobile era un casolare agricolo fatiscente già occupato in passato da braccianti.
Fermati i 3 fratelli
Due persone sono state fermate immediatamente: sono fratello e sorella. Entrambi hanno riportato ustioni e sono stati trasportati in ospedale per le cure mediche. Un terzo fratello è invece riuscito a fuggire subito dopo la deflagrazione, ma è stata rintracciato dai carabinieri del Nucleo investigativo in una campagna di sua proprietà nella mattina. Franco Ramponi, questo è il suo nome, di 65 anni, non ha ha opposto resistenza.
Il procuratore, "valutiamo il reato di strage"
"Stiamo valutando se effettivamente c'è strage, valuteranno i carabinieri al momento dell'arresto, sicuramente è un omicidio premeditato e volontario. Direi che almeno secondo noi non c'è dubbio". Lo ha detto detto il procuratore capo di Verona Raffaele Tito al termine di un sopralluogo a Castel d'Azzano per poi spiegare che "l'innesco delle bombole a gas è stato fatto proprio con una bottiglia molotov, almeno così pare: è una delle ipotesi. Comunque sicuramente è un fatto volontario, questo non c'è dubbio"
I precedenti
Non è la prima volta che, per scongiurare uno sgombero, gli occupanti del casolare di Castel d'Azzano (Verona) saturano gli ambienti di gas.
Nel 2024 uno dei tre fratelli si era cosparso di benzina minacciando di darsi fuoco per ostacolare lo sgombero da parte delle forze dell'ordine. È quanto si apprende da fonti investigative. Negli ultimi mesi, gli occupanti dell'immobile hanno messo in atto una serie di azioni "gravemente pericolose per la propria incolumità e per la sicurezza pubblica" per impedire l'accesso.
"Sapevamo che la situazione era disastrosa. Si erano cosparsi di benzina l'ultima volta. Avevano perso tutto ormai... vivevano senza corrente, senza gas, vivevano come dentro a una grotta. Sapevamo tutti che era una situazione difficile, e già in 4/5 occasioni avevano preannunciato il peggio. Ora che gli avevano pignorato tutto dicevano 'piuttosto che lasciare casa ci facciamo saltare in aria'". Lo ha detto all'AGI un vicino di casa dei fratelli.
La dinamica dell'accaduto
A ricostruire la dinamica dei fatti è il presidente del Veneto Luca Zaia: "Alle 3.05, nel momento in cui le forze speciali sono entrate nell'edificio, si è verificata l'esplosione. Immediatamente è stato attivato il piano di maxi emergenza, con il dispiegamento da parte della sanita' di un ulteriore mezzo di coordinamento mobile, un'ulteriore automedica, quattro ambulanze aggiuntive e tre ambulanze medicalizzate. Mezzi che hanno assicurato i primi soccorsi e l'ospedalizzazione dei feriti. Contestualmente è stato richiamato in servizio personale medico e infermieristico per garantire la piena operativita' del sistema", aggiunge.
"Il bilancio sanitario è purtroppo gravissimo: tre persone sono decedute sul posto, tutti appartenenti ai reparti speciali dell'Arma dei carabinieri, e i loro corpi sono stati recuperati dai vigili del fuoco tra le macerie. I feriti sono stati portati agli ospedali Borgo Roma (otto codici verdi) e Borgo Trento (due codici rossi, due gialli e cinque codici verdi) dell'Azienda Ospedaliera di Verona, e agli ospedali di Villafranca (cinque codici verdi e un giallo) e Negrar (un codice rosso e un verde) - puntualizza Zaia - si tratta di membri delle forze dell'ordine e di due degli occupanti dell'abitazione. Il terzo occupante della casa sarebbe riuscito ad allontanarsi prima dello scoppio".
"I feriti sono attualmente seguiti dalle equipe mediche della Regione, con diversi gradi di gravità. La macchina sanitaria ha funzionato garantendo un'assistenza tempestiva, professionale e coordinata. Ai soccorritori va il mio ringraziamento per l'impegno dimostrato in un contesto difficile, con rischi rilevanti".
Disagio sociale
Lavoravano di notte e dormivano di giorno. E' un quadro di grande disagio quello che emerge nei racconti dei vicini di casa degli occupanti del casolare agricolo esploso nella notte a Castel d'Azzano. "Hanno montato un faro potentissimo nel campo qui davanti per poter accudire le mucche in piena notte - racconta un vicino - nessuno li vedeva e nessuno sa perche' vivevano cosi'. Vivevano con il poco latte che ricavavano dalle mucche".
Mattarella, cordoglio ai familiari dei carabinieri e all'Arma
"Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della morte dei tre militari dell'Arma dei Carabinieri, Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, Carabiniere Scelto Davide Bernardello e Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Dapra', travolti da un'esplosione durante un'operazione di sgombero in provincia di Verona, nella quale sono rimasti feriti anche altri operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. In questa drammatica circostanza, esprimo la mia solidale vicinanza all'Arma dei Carabinieri e sentimenti di partecipe cordoglio ai familiari, insieme all'augurio di pronta guarigione agli operatori feriti". Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.
Meloni, cordoglio del governo ai familiari delle vittime
"Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e del ferimento di altri tredici tra militari dell'Arma, Vigili del Fuoco e Polizia, a seguito di un'esplosione avvenuta durante un'operazione di sgombero nel Veronese. Il mio cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime". Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Piantedosi, "un bilancio terribile"
“Era un’operazione congiunta di Polizia, al momento dell’accesso dell’appartamento i testimoni raccontano di aver sentito odore di gas e qualche istante dopo c’è stata l’esplosione.” Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla a Unomattina su Rai 1 della tragedia di Castel d’Azzano, una tragedia che “segna la difficoltà, la complessità, la potenziale pericolosità di questo lavoro: dietro certe operazioni si celano delle insidie anche perché si ha a che fare con persone di difficile collocazione.
"È possibile - continua il titolare del Viminale - che qualcuno dall’interno abbia attivato una bombola di gas creando i presupposti per la deflagrazione: le due persone titolari dell’appartamento si sarebbero allontanate, una delle due - una donna - sarebbe ferita.
Tre carabinieri morti e diversi altri operatori di polizia feriti, “un bilancio terribile, molto doloroso, drammatico”, ha detto Piantedosi.
Il vicesindaco di Castel d'Azzano, non volevano abbandonare la casa
"Non volevano abbandonare la casa ma c'era un ordine del giudice di eseguire lo sgombero, quindi carabinieri e polizia di Stato vi hanno dato esecuzione". L'ha detto a Rainews24 Antonello Panuccio, vicesindaco di Castel d'Azzano, nel Veronese, comune dove nella notte hanno perso la vita tre carabinieri nel crollo di un casolare fatiscente.
"In Comune si conosceva la situazione della famiglia ed eravamo pronti ad accoglierli in qualche sistemazione provvisoria in strutture qui nella zona - ha poi aggiunto - in realtà non erano soggetti fragili, non c'erano minori e nemmeno anziani".
Confermando quanto si era appreso inizialmente, il vicesindaco ha spiegato che si tratta di agricoltori che coltivavano i campi, che purtroppo sembra siano stati coinvolti in fatti criminosi e hanno dovuto subire l'esecuzione forzata del recupero del credito sulla casa, che era uno dei pochi beni che avevano.
La sindaca Guadagnini, siamo ancora sconvolti
"Siamo sul posto, e siamo ancora sconvolti e interdetti da quanto accaduto. In questo momento di profondo dolore, esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia totale vicinanza all'Arma dei Carabinieri, alle famiglie dei tre militari caduti e a tutti i loro colleghi feriti nell'adempimento del loro lavoro". Lo dice all'AGI, la sindaca di Castel d'Azzano, Elena Guadagnini.
Zaia, una tragedia. Boato avvertito a 5km di distanza
"Siamo davanti a una autentica tragedia", e si sta concretizzando "con bollettino di guerra", con tre carabinieri "che perdono la vita in questa maniera, per una esplosione causata da tre fratelli, due dei quali rimangono feriti mentre il terzo è in fuga, non so ancora se lo hanno ritrovato, e 13 feriti". A dirlo, intervistato da Rtl 102.5, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
"L'operazione era organizzata per lo sgombero di questo casolare anche con le forze speciali dei carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco - ricorda Zaia - abbiamo capito sinora che l'edificio doveva essere stato saturo di gas e all'apertura della porta c'è stata l'esplosione e il totale crollo del casolare e la morte dei tre carabinieri e il ferimento di altre 13 persone".
"Ho parlato già stanotte" con i sanitari per conoscere la situazione dei feriti nell'esplosione di Castel d'Azzano, nel Veronese, durante le operazioni di sgombero di un casolare abbandonato e occupato abusivamente, ma le notizie "sono frammentarie", e "comunque c'erano dei feriti anche sotto le macerie quindi c'è stato anche un recupero sotto le macerie".
"Il boato è stato avvertito a 5 km di distanza. Le notizie sulla dinamica sono ancora frammentarie, l'esplosione è avvenuta alle 3.15 di questa notte. Non ci si aspettava un esito del genere".
Fontana, profonda vicinanza all'Arma e alle Forze dell'Ordine
"Sono sgomento per la notizia della tragica esplosione in un casolare a Castel d'Azzano, esprimo profonda vicinanza ai familiari dei tre carabinieri che hanno perso la vita, a cui rivolgo le mie più sentite condoglianze. Un pensiero va all'Arma, agli appartenenti alle forze dell'ordine e ai Vigili del fuoco rimasti feriti nell'intervento, alle squadre di soccorso e al personale sanitario sul posto, impegnati nell'emergenza. È profonda la gratitudine che dobbiamo a chi, affrontando enormi rischi, tutela i cittadini e la legalità. Mi stringo nel dolore alla comunità di Castel d'Azzano, ferita da questa tragedia". Lo afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Crosetto, sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime
"Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano (VR), travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero. Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese". Lo scrive in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso. La grande famiglia della Difesa si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti. Esprimo inoltre la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito" conclude.
Salvini, una preghiera per i militari uccisi
"Morti mentre facevano il loro dovere, sgomberando un casale in provincia di Verona che è esploso. Una preghiera per i tre militari rimasti uccisi nell'esplosione, un forte abbraccio alle loro famiglie e all'Arma dei Carabinieri". Lo scrive su X il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini.