Gli effetti dei cambiamenti demografici e sociali richiedono interventi per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini: ecco che le prestazioni erogate dalle aziende, affiancandosi e integrandosi al welfare pubblico, possono contribuire a generare un impatto positivo nella creazione di valore per il territorio e per le comunità. È stato questo il tema dell'evento "WelLfare. Il Welfare fa davvero bene" a cui hanno preso parte oltre ai vertici di A2A, il presidente Roberto Tasca e l'amministratore delegato Renato Mazzoncini, anche la sindaca di Brescia Laura Castelletti, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Le ricerche svolte da Percorsi di secondo welfare (laboratorio che studia i cambiamenti in atto legato all'Università degli Studi di Milano) indicano che nel 2023 le imprese italiane hanno investito nel welfare aziendale circa 3,2 miliardi di euro. Un dato in crescita di oltre il 6% rispetto all'anno precedente, che conferma un trend positivo in 10 anni. Significa che tra le aziende cresce la consapevolezza di come queste policy siano in grado di migliorare il benessere di chi lavora, incidendo positivamente su clima interno, produttività e attrattività. Il programma welfare di A2A è uno tra i più ampi e articolati del nostro Paese: il Life Caring è stato premiato dal Politecnico di Milano come una delle migliori iniziative HR del Paese. Il motivo è semplice ma tutt'altro che banale: punta a un cambiamento della cultura aziendale che non teme il cambiamento, ma lo accoglie e lo facilita. "In A2A non lo stiamo approcciando da un punto di vista strategico ma culturale", sottolinea infatti l'ad di A2A Renato Mazzoncini soddisfatto di come l'azienda venga ormai percepita come una Life company. Ecco che "in uno Stato che potrà garantire i necessari servizi di base, il ruolo delle aziende è cambiato e ritengo fondamentale questa presa di coscienza", ha chiosato il presidente di A2A Roberto Tasca.