Il polso della miseria a Milano si avverte anche dall'ultimo bilancio dell'Opera Cardinal Ferrari. Crescono le richieste di aiuto, diminuiscono i redditi, aumentano le persone senza casa e senza documenti. La fotografia riflette i numeri del centro diurno e delle residenze sociali della storica onlus. La povertà è sempre più estesa, trasversale, complessa. Nell'ultimo anno sono state 67.487 le persone registrate al centro diurno (+17,4% rispetto al 2023), in media 220 al giorno hanno chiesto un pasto caldo, una doccia, un supporto, o semplicemente una compagnia. Non solo pranzi e colazioni. Anche i servizi di docce, barbiere e parrucchiere hanno avuto un'impennata - +143,8% rispetto al 2023 - perchè sono sempre più numerose le persone che non hanno un tetto. Il dato che colpisce di più è l'aumento dei nuovi accessi: 443 persone hanno chiesto aiuto per la prima volta, il 142% in più rispetto al 2023. Di queste, il 75% sono uomini, ma crescono anche le donne, spesso vittime di violenze o di precarietà abitativa. Su 303 tesserati 205 non hanno alcuna entrata economica. Solo 21 frequentatori del centro vivono in alloggi popolari, mentre oltre 150 sono senza dimora.
Sale anche l'età dei clochard: il 34% ha tra i 61 e i 75 anni.
L'Opera Cardinal Ferrari è impegnata su più fronti: mette a disposizione alloggi anche a studenti e lavoratori in difficoltà e accoglie malati e familiari in trasferta sanitaria.
La Residenza Egidio Trezzi ha registrato 24.312 presenze nell'ultimo anno (posti occupati all'82,2%) offrendo un tetto a studenti e lavoratori a prezzi accessibili che non potrebbero altrimenti vivere e lavorare, mentre la Domus Hospitalis, che accoglie malati e familiari in trasferta da altre regioni ha raggiunto come di consueto, il 99% di occupazione con 5.834 presenze: "Una risposta concreta a un bisogno spesso invisibile ma urgente" hanno ribadito all'Opera.
"Questi numeri non parlano solo di posti letto, ma di storie di rinascita e protezione. Mostrano un modello che funziona, ma che è anche sotto pressione costante. Serve moltiplicare le opportunità, fare rete, investire in nuove forme di ospitalità personalizzata". Il presidente Luciano Gualzetti ha ricordato che "tutti i servizi gratuiti hanno avuto un significativo incremento" e che l'Opera "aiuta persone provenienti da ogni parte della società a uscire temporaneamente dall'isolamento e dall'abbandono. Qui siamo impegnati a garantire agli ultimi le stesse opportunità di accesso e partecipazione alla vita sociale e culturale, con adeguato decoro". Non solo: le residenze sociali, a prezzi accessibili, accolgono anche le categorie deboli che non possono permettersi di sostenere il costo di un affitto a prezzi di mercato.