Sempio silura l'avvocato Lovati: cosa è successo

Scritto il 14/10/2025
da Angela Leucci

L'indagato Andrea Sempio revoca il mandato a uno dei suoi legali, Massimo Lovati. Resta però difeso da Angela Taccia

Fine del percorso a difesa di Andrea Sempio per l'avvocato Massimo Lovati: l'indagato all'interno della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco ha infatti revocato il mandato al proprio legale, a seguito delle dichiarazioni rese in tv negli ultimi giorni e al podcast Falsissimo di Fabrizio Corona lo scorso 7 ottobre. Sempio aveva annunciato il 10 ottobre di aver rivisto Lovati in un'atmosfera distesa, nonostante le polemiche che avevano fatto seguito a quell'incontro video con Corona, ma al tempo stesso aveva spiegato che si sarebbe preso una pausa di riflessione per capire se lui e l'avvocato condividevano le stesse idee sulla difesa.

Sempio ha 37 anni ed è indagato per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. Per il delitto è stato condannato nel 2015 Alberto Stasi. Al momento, l'indagato resta difeso da Angela Taccia, l'altra sua legale nonché amica di una vita - i due, da adolescenti, erano nello stesso gruppo di amici con Marco Poggi, fratello della vittima. Taccia sarà affiancata da un nuovo avvocato ma il nome verrà comunicato ufficialmente solo nei prossimi giorni.

La messa online di Falsissimo, come detto, aveva sollevato molte polemiche. In casa propria e in un’atmosfera conviviale, Lovati aveva parlato di Garlasco ma anche di altri argomenti, azzardando questioni difensive sull’omicidio di Yara Gambirasio che hanno sconvolto gran parte dell’opinione pubblica. Secondo Lovati, Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per il delitto della 13enne, avrebbe dovuto essere difeso così: “Io, Bossetti, sono l'amante di Yara Gambirasio. Ci trovavamo tutte le settimane e scop… come due scimmie, ecco perché c'è il mio Dna. Condannatemi, ma per violenza sessuale, con minorenne consenziente, non per omicidio, io non l'ho uccisa. Basta, vincevi il processo, perché non c'era altro”.

Lovati aveva parlato a Fabrizio Corona anche delle sue paure in relazione al Dna del suo assistito nella spazzatura di casa Poggi nell’agosto 2007 - spazzatura, l’ultima prodotta da Chiara Poggi prima dell’omicidio, al centro di un maxi incidente probatorio non ancora terminato. Sempre l’avvocato aveva dichiarato a Falsissimo che avrebbe temuto che qualcuno mettesse scientemente il Dna di Sempio, in possesso degli inquirenti, in un vasetto di Fruttolo tra il pattume. Tanto da suggerire al suo assistito, a suo dire, di lasciare il Paese.

Non finisce qui: l’avvocato ha lamentato che Corona l’abbia fatto bere vino, tuttavia tra le cose che ha affermato c’è il presunto movente dell’omicidio Poggi di cui ha sempre parlato in moltissime trasmissioni tv, ovvero che Chiara sia stata uccisa per aver scoperto un giro di pedofilia internazionale e traffico d’organi nella Chiesa statunitense. Corona sarebbe andato a trovarlo anche successivamente vestito da prete e con il cappellino da basket, come risulta nelle immagini mostrate ieri sera a Lo stato delle cose.

Intanto, è notizia di ieri, Lovati sarebbe stato denunciato per diffamazione dallo studio Giarda, ovvero dai figli del professor Angelo Giarda, scomparso del 2021 e parte eminente della difesa di Stasi. A marzo 2025, Lovati aveva dichiarato che la seconda indagine a carico di Sempio nel 2017 sarebbe stata "frutto di una macchinazione della difesa Giarda". Pare siano stati presentati inoltre diversi esposti al consiglio dell'ordine degli avvocati di Pavia per questioni disciplinari riguardanti lo stesso Lovati, che ha nominato per la propria difesa l'avvocato Fabrizio Gallo.