Bonus box auto 2025: come ottenere la detrazione del 50%

Scritto il 15/07/2025
da Dario Murri

Dalla pertinenzialità ai bonifici parlanti, le regole da seguire per usufruire del beneficio fiscale

C’è una buona notizia per chi sta pensando di acquistare o costruire un box auto nel 2025: anche quest’anno è possibile usufruire della detrazione fiscale fino al 50% delle spese sostenute. Per ottenere il beneficio bisogna, però, rispettare regole precise e compilare correttamente la dichiarazione dei redditi. Vediamo come funziona e a cosa fare attenzione.

Cos’è il Bonus box auto e chi può beneficiarne

Il cosiddetto “Bonus box auto” rientra nelle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e consente di recuperare, come detrazione Irpef, fino al 50% dei costi per l’acquisto o la costruzione di un garage o di un posto auto. La detrazione si applica a un massimo di 96.000 euro di spesa per unità immobiliare, arrivando a un beneficio di 48.000 euro, suddivisi in 10 quote annuali di pari importo.

C’è però un aspetto fondamentale da considerare: per ottenere la detrazione massima, il box o posto auto deve essere pertinenziale a un’abitazione. In parole semplici, significa che deve risultare legato all’immobile principale come “accessorio” e la pertinenzialità va formalizzata, ad esempio attraverso l’atto notarile o il vincolo catastale.

Entrando più nel dettaglio, se il box è pertinenziale alla prima casa, si ha diritto a una detrazione del 50% per le spese sostenute nel 2025, che poi scenderà al 36% nel 2026 e nel 2027. Se invece il box è legato a un’abitazione diversa dalla principale, l’aliquota è già più bassa: 36% nel 2025 e 30% nei due anni successivi.

Come spiega Agenzia delle Entrate sul proprio sito, per “realizzazione” di autorimesse o posti auto, si intendono, ai fini della detrazione, solo gli interventi di “nuova costruzione”. La detrazione, pertanto, non spetta “se il box auto è venduto dall’impresa proprietaria di un edificio che ha effettuato l’intervento di ristrutturazione dell’immobile ad uso abitativo con cambio di destinazione d’uso”.

Quali tipologie rientrano nel bonus

Abbiamo detto che in base al requisito della pertinenzialità, il box o il posto auto deve essere destinato in modo stabile a servizio di un’abitazione. Lo chiarisce anche l’articolo 817 del Codice Civile, che definisce pertinenze “le cose destinate in modo durevole a servizio o ornamento di un’altra cosa”.

Ma quali spazi rientrano concretamente nel bonus? Sono inclusi i box auto interrati o fuori terra, i garage, i posti auto, sia coperti che scoperti.

Non fa differenza se il posto auto è di proprietà esclusiva o se si tratta di un’area comune: ciò che conta è che sia legato in modo permanente a un’unità immobiliare abitativa.

Cosa serve per ottenere la detrazione

Per evitare sorprese con il Fisco, sono indispensabili, oltre al quello della pertinenzialità, alcuni altri elementi, e cioè:

documentazione completa: occorre conservare l’atto di acquisto o il preliminare registrato, la dichiarazione dell’impresa costruttrice che attesti i costi di costruzione e tutte le fatture relative;

pagamenti tracciabili: è obbligatorio effettuare i pagamenti con il cosiddetto “bonifico parlante”, riportando nella causale i riferimenti di legge (articolo 16-bis DPR 917/86), il Codice fiscale di chi beneficia della detrazione e la Partita Iva, il Codice fiscale del beneficiario del pagamento.

Un errore frequente è pensare che basti pagare con un bonifico ordinario: non è così, perché il bonifico parlante permette all’Agenzia delle Entrate di riconoscere subito l’operazione come agevolabile.

Come si inserisce nel modello 730

A partire da quest'anno, il Bonus box auto può essere recuperato solo tramite la dichiarazione dei redditi: non sono più previsti né lo sconto in fattura né la cessione del credito. Chi presenta il modello 730 dovrà inserire le spese nel Quadro E, righi da E41 a E43, indicando l’anno in cui sono stati effettuati i pagamenti e l’importo complessivo.

Chi invece utilizza il modello Redditi PF dovrà compilare la sezione III-A del Quadro RP.

Il consiglio comunque, è quello di consultarsi con il proprio commercialista o con un Caf, per avere indicazioni più dettagliate.

Cosa cambia dopo il 2025

Vale la pena ricordare che le regole attuali valgono fino al 31 dicembre 2025. Dal 2026, salvo proroghe o modifiche legislative, la detrazione massima tornerà all’aliquota ordinaria del 36%, pertinezialità o meno, riducendosi ulteriormente per i box non legati alla prima casa.

Attenzione a non perdere il beneficio

Per evitare di vedersi contestata la detrazione, è importante:

formalizzare il vincolo pertinenziale fin da subito;

richiedere all’impresa una dichiarazione che certifichi i costi di costruzione se si tratta di un acquisto;

conservare per 10 anni tutti i documenti (fatture, ricevute dei bonifici, certificazioni).

Il Bonus box auto 2025 resta un’opportunità interessante per chi vuole dotarsi di un garage o di un posto auto. Basta muoversi con attenzione e rispettare le regole per beneficiare del 50% di detrazione e alleggerire così il peso della spesa nel tempo.