Banca Generali corre sull’utile. "Niente risiko"

Scritto il 06/11/2025
da Camilla Conti

«Siamo molto focalizzati sulla crescita interna. Grazie a Intermonte e ad Alleanza e a tutta l'innovazione nel core business, non abbiamo bisogno di attività di M&A per crescere». L'ad e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa (in foto), si sfila dal risiko e brinda ai conti del trimestre che è stato chiuso con un utile netto in crescita del 15,6% 114,5 milioni. Il risultato è stato sostenuto principalmente dalla componente ricorrente pari a 97,5 milioni (+13 anno su anno), che ha rappresentato l'85% dell'utile complessivo. Nei primi nove mesi l'utile è di 314,6 milioni (-7%). Il dato si confronta con i 338,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente che aveva beneficiato di un contributo favorevole delle commissioni variabili sostenute dall'andamento dei mercati finanziari. Banca Generali ha inoltre superato la soglia dei 110 miliardi di masse nei 9 mesi del 2025 (+9% anno su anno).

«Chiudiamo un terzo trimestre in crescita, sostenuto dalla raccolta della struttura esistente e, con il venire meno dell'offerta di Mediobanca, la progressiva normalizzazione del contributo del reclutamento netto. Le nostre masse hanno superato il picco storico dei 110 miliardi, proseguendo nel percorso di sviluppo che nel triennio ha visto aumentare i volumi di quasi il 40%», spiega Mossa. Sottolineando il «forte interesse sulle soluzioni gestite di casa, con quasi 300 milioni di raccolta tra fondi di casa e contenitori finanziari nel solo mese di ottobre». Inoltre, aggiunge il banchiere, «nell'ultimo mese, abbiamo accelerato in Svizzera, trovando l'accordo con tre grandi professionisti molto stimati sulla piazza di Lugano che, oltre a gestire un portafoglio clienti molto importante, porteranno competenze forti in diversi ambiti al nostro gruppo».