Macron mostra i muscoli. Mega-parata del 14 luglio: francesi pronti al riarmo

Scritto il 15/07/2025
da Gaia Cesare

Sfilano 5.600 soldati e 65 aerei: prova di "credibilità operativa" dell'esercito

Hanno sfilato in settemila sugli Champs Elysées. Non solo 5600 soldati, uomini e donne, a piedi. In bella mostra anche 65 aerei, 34 elicotteri, 247 veicoli e 200 cavalli della Guardia Repubblicana. Imponenti pure le misure di sicurezza: 65mila tra poliziotti e gendarmi in azione. La Francia mostra i muscoli in occasione della parata del 14 luglio, Festa nazionale e anniversario della Presa della Bastiglia datata 1789, dopo il discorso con cui il presidente Emmanuel Macron ha annunciato di voler raddoppiare il bilancio della Difesa a 64 miliardi di euro entro il 2027, aggiungendo un impegno di 3,5 miliardi nel 2026 e di altri 3 miliardi l'anno successivo. "Mai la pace nel nostro continente era stata così minacciata dalla fine della Seconda Guerra mondiale", ha detto domenica il capo dello Stato, citando la "minaccia persistente" della Russia. "Mai come ora la pace nel nostro continente è dipesa dalle nostre decisioni attuali", ha aggiunto. "Per essere temuti bisogna essere potenti". Ed ecco l'esibizione di forza. Una sfilata organizzata come "una vera operazione militare", secondo il generale Loïc Mizon, governatore militare di Parigi. Un'operazione che ha messo in mostra un'armata "pronta al combattimento" di fronte a "un mondo più brutale", come lo ha descritto il capo dell'Eliseo. Tutto ciò alla presenza di 450 soldati indonesiani, tra cui 189 musicisti di una banda di tamburi, in occasione del 75° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Francia e Indonesia, che ha visto ospite d'onore, al fianco di Macron, il presidente indonesiano Prabowo Subianto.

"Credibilità operativa" dell'esercito è quella che l'Eliseo vuole mostrare, forte anche dei sondaggi che raccontano di una Francia sempre più nazionalista rispetto al passato e pronta all'aumento delle spese militari per difendere le proprie libertà. Otto francesi su dieci si dicono "patriottici", il 5 per cento in più rispetto al 2022, secondo una rilevazione Odoxa-Backbone Consulting per Le Figaro, avvenuta prima del discorso del presidente. La definizione non è più desueta oppure appannaggio degli elettori di destra, ma ha conquistato i giovani (68% della fascia 18-24 anni) e gli elettori di sinistra (74%). Tutti dunque dalla parte dei militari francesi, con l'84% dei cittadini che ne ha una "buona opinione". La maggioranza è al fianco del presidente e a favore della linea europea del riarmo: il 72% auspica un aumento della spesa militare, quindici punti percentuali rispetto a marzo 2019. Un'impennata che, secondo l'istituto di sondaggi Odoxa, si spiega con l'invasione russa dell'Ucraina, ma anche con la consapevolezza di non essere più forti come un tempo. La percentuale di francesi che considera il Paese una "grande potenza militare" è infatti diminuita di dieci punti in pochi anni. Nel 2025, solo il 68% è convinto che la Francia sia forte rispetto al 71% del 2022 e al 78% del 2018. Il sostegno alle forze armate si accompagna insomma alla consapevolezza che le reali capacità di difesa sono in declino, una circostanza vista con preoccupazione.