Esercitazioni Usa nel Canale di Panama: l'avvertimento di Trump alla Cina

Scritto il 15/07/2025
da Federico Giuliani

Gli Usa hanno inviato a Panama tre elicotteri. L'obiettivo delle operazioni? Rafforzare la sicurezza intorno allo strategico Canale di Panama

Nelle ultime ore le forze armate degli Stati Uniti hanno collaborato con la polizia panamense per condurre una serie di esercitazioni militari nel Canale di Panama, nel bel mezzo delle crescenti tensioni legate alla presunta influenza cinese sulla preziosa rotta commerciale. Michael Palacios, sottocommissario del Servizio aeronavale nazionale di Panama (SENAN), ha spiegato che le esercitazioni prepareranno i soldati locali contro qualsiasi minaccia alla sicurezza e alla difesa del canale. Non è la prima volta che gli Usa effettuano operazioni del genere a Panama. Lo hanno fatto anche un mese fa sulla base di un accordo bilaterale che consente a Washington di utilizzare le strutture aeree e navali panamensi per finalità di addestramento.

Le esercitazioni Usa a Panama

Secondo quanto riportato dall'Agence France Press, sono arrivati a Panama tre elicotteri dell'esercito Usa - due UH-60 Black Hawk e un CH-47 Chinook – entrambi atterrati all'aeroporto di Panama-Pacific, ex base statunitense Howard. I funzionari del SENAN hanno affermato che le manovre statunitensi dureranno fino a venerdì e che, soprattutto, rispettano la "sovranità nazionale".

I media panamensi hanno scritto che i soldati statunitensi erano precedentemente arrivati a Panama il 5 giugno per condurre altre esercitazioni militari incentrate sulla protezione del Canale di Panama. Alle manovre hanno preso parte i Marines statunitensi del Secondo Battaglione e del Secondo Reggimento Marines, che si addestrano con le forze di sicurezza panamensi in operazioni forestali.

Queste manovre, come detto, mirano a rafforzare la sicurezza intorno al Canale di Panama attraverso operazioni tattiche coordinate. L'ambasciata degli Stati Uniti ha sottolineato che tutti gli schieramenti di truppe richiedono l'approvazione di Panama, a conferma del fatto che il Paese mantiene il pieno controllo sul proprio territorio. Il Presidente panamense José Raúl Mulino e il locale ministro della Sicurezza Frank Ábrego hanno dichiarato che l'accordo stipulato con gli Usa ad aprile rispetta la Costituzione di Panama e respinge qualsiasi clausola che suggerisca la presenza di basi statunitensi permanenti.

Un messaggio alla Cina

Le esercitazioni statunitensi a Panama inviano un chiaro messaggio alla Cina. Lo scorso gennaio Donald Trump dichiarava che il Paese, situato in America Centrale, aveva violato alcuni accordi che richiedevano la neutralità delle operazioni dell'omonimo Canale di Panama. "Le navi americane sono gravemente sovraccaricate e non trattate in modo equo in alcun modo o forma, e questo include la marina degli Stati Uniti", aveva tuonato Trump, secondo il quale Panama avrebbe consegnato il funzionamento del canale finanziato dagli Usa ai cinesi.

Non stiamo parlando di un canale qualsiasi, visto che questa infrastruttura gestisce circa il 40% del traffico container degli Stati Uniti e il 5% del commercio mondiale. Ad aprile Trump ha chiesto il libero transito delle navi commerciali e militari Usa attraverso la rotta interoceanica sostenendo che il canale "non esisterebbe" senza gli Stati Uniti. In tutta risposta il suo omologo panamense José Raúl Mulino ha affermato che le tariffe dei pedaggi sono regolamentate dall'Autorità del Canale di Panama, un ente di governo autonomo che supervisiona la rotta commerciale.

Che c'entra la Cina con Panama? Hutchison Ports, una sussidiaria del colosso cinese CK Hutchison Holdings, gestisce due terminal container importanti: il porto di Balboa (sul lato Pacifico) e il porto di Colón (sul lato Atlantico). Pechino ha inoltre finanziato varie infrastrutture locali (ferrovie, strade, progetti immobiliari) mentre Panama ha stabilito relazioni diplomatiche con il Dragone nel 2017 (rompendo con Taiwan). Ebbene, Trump teme l'influenza strategica cinese in un punto geopolitico cruciale. E per questo sta stringendo la morsa sul piccolo Paese al centro dell'ennesimo braccio di ferro tra Washington e Pechino.