The show must go on. Alla ventina di proPal che ieri davanti alla sede Figc in via Allegri a Roma hanno chiesto l'espulsione di Israele dai Mondiali 2026, non frega nulla degli ostaggi liberati da Hamas o della pace firmata in Egitto. Stasera Israele giocherà alle 20:45 al semi inaccessibile Bluenergy Stadium (agli azzurri basta un pari per i playoff) in una Udine blindatissima. L'area da giorni è protetta da controlli antiterrorismo, l'impianto con capienza dimezzata (chiuse Curva Sud e interi settori) si aspetta solo 8.000 spettatori, di cui 51 provenienti da Israele.
"Sconcerta che la nazionale israeliana alloggi in centro. È uno sfregio, la città non vi vuole", è l'avvertimento del Comitato per la Palestina. Udine sarà attraversata da una manifestazione di protesta alla quale sono attese 10mila militanti (oltre un migliaio da fuori) di 300 organizzazioni tra collettivi e associazioni come Comitato triestino Salaam Ragazzi dell'Olivo e Unione degli Studenti Universitari ma anche movimenti politici come Potere al Popolo, Rifondazione e Anpi. "All'evento potrebbe infiltrarsi frange violente", è l'ipotesi che allarma le forze dell'ordine. "Le forze politiche che prenderanno parte alla manifestazione isolino le frange violente. Manifestare non deve essere sinonimo di devastare", sottolinea il leader Sap del Friuli Venezia Giulia Lorenzo Tamaro.
Il percorso transiterà non lontano dall'albergo degli avversari azzurri e dallo stadio. Appuntamento alle 16.30 a piazza Repubblica per attraversare il centro lungo via Roma, viale Europa Unita, piazza Duomo e via Manin, fino a piazza Primo Maggio. Ma per protestare su cosa? "La fine della complicità, sia della Figc che più in generale delle istituzioni locali e nazionali, nei confronti di Israele", dicono i proPal in una nota. Sospendere la partita e cacciare Israele dai Mondiali non è mai stata un'ipotesi percorribile, soprattutto adesso che i massacri a Gaza si sono fermati. "Ma per noi non cambia niente", fanno sapere i manifestanti, scettici che la tregua sia reale: "Da Gaza dicono che il percorso di pace è minato in partenza".
Di certo, la città è semi paralizzata. Sono già stati collocati in centro barriere di cemento, transenne e posti di blocco, con controlli a tappeto, metal detector e sorveglianza aerea continua. Previste unità cinofile, artificieri e droni di sorveglianza a presidiare le aree più calde. Il Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica ha deciso il divieto di vendere alcol e bevande in contenitori di vetro, ceramica o lattina, fatta eccezione per i ristoranti e comunque fino alle 14. L'evento di oggi ha il livello di rischio 4, il più alto possibile. Da giorni in città sono arrivati altri militari dell'operazione Strade sicure, la squadra israeliana è blindata e scortata da uomini e mezzi all'hotel Friuli, da ieri isolato e presidiato con gli accessi alle strade limitrofe (viale Ledra, via Moretti, via Mentana e via Muratti) consentito solo ai residenti. L'ipotesi che tra la delegazione che accompagna la Nazionale di Tel Aviv ci siano agenti del Mossad è stata smentita, ma gli 007 israeliani lavorano con le nostre forze di sicurezza per coordinare le operazioni anti terrorismo. Molti esercizi del centro avranno le serrande abbassate, il prefetto ha ordinato lo smantellamento dei dehor, compresi tavolini, sedie, funghi riscaldatori e fioriere, per evitare che possano essere utilizzati come armi improprie, con il Pd che accusa la destra di "speculare sui disagi dopo aver voluto la partita".