Solito show: il Pd si proclama vincitore

Scritto il 06/11/2025
da Alberto Giannoni

Schlein e compagni mettono il cappello su Mamdani: "È cosi che la sinistra vince"

Il Pd "riparta da New York", dove però non si sa bene se i democratici italiani abbia davvero di che gioire.

Qualcuno lo ha detto veramente: "Ripartiamo da Mamdani". Incurante dei precedenti - non incoraggianti - e di un esito che, per il Pd, appare meno roseo di quello che l'entusiasmo di Elly Schlein e compagni lascerebbe pensare. "Splendida vittoria!" esulta la segretaria. "La sinistra - a suo avviso - torna a vincere con parole e programmi chiari".

Ma è andata proprio così? Certamente hanno perso i Repubblicani, ma d'altra parte nella Grande mela, metropoli progressista per antonomasia, non hanno mai vinto. Certamente ha vinto il candidato più radicale. Sarà il nuovo sindaco, il più giovane della storia, il primo musulmano, ma il suo profilo (si dichiara "socialista", cosa praticamente inaudita negli States, ed è in realtà un populista di sinistra) ricorda gli Avs, o i 5 Stelle, più che i "Dem" italiani, affini semmai a Andrew Cuomo. Per Nicola Fratoianni, Mamdani ha vinto "perché ha detto senza mezzi termini che a pagare devono essere i più ricchi e non la maggioranza più debole". Ed è "la strada giusta, anche in Italia".

Ma il Pd si proclama comunque vincitore. "La sinistra - commenta Elly - torna a vincere con parole e programmi chiari su stipendi dignitosi, sanità davvero universale, sul diritto alla casa, sui trasporti e i nidi gratis per chi non ce la fa".

Insomma, è già partita la corsa al "modello Mamdani", che ovviamente non è replicabile né nel resto degli Usa, né tanto meno in Europa. "Ora, in Italia, inizierà la solita, provinciale rincorsa al modello Mamdani - ammette anche l'opinioista Massimo Giannini - ma nella notte trumpiana, questo è davvero un primo raggio di sole" si lascia contagiare.

L'eurodeputato Dario Nardella, che è stato un sindaco piuttosto ordinario di Firenze, scimmiotta il primo cittadino americano: "Si riparte da New York" scrive. "E come dice il nuovo sindaco: Turn the volume up". Anche l'ex segretario Nicola Zingaretti, eurodeputato, vede un messaggio di "speranza", "chiaro, diretto". Ma nota anche che i democratici vincono "anche in Virginia e New Jersey". E sono quelle, le vittorie che i dem dovrebbero rivendicare: le affermazioni di figure più riformiste, e insidiose per Trump, come lo sarebbero per ogni altra destra.

Niente da fare. È Mamdani che stuzzica la fantasia politica. Anche per Laura Boldrini, che nel Pd ci è arrivata da sinistra, l'elezione di Mamdani racconta che "la sinistra vince quando fa la sinistra. Senza timidezze, senza tentennamenti". Gad Lerner si avventura in un'analisi-profezia: "Saranno le seconde e terze generazioni degli immigrati l'antidoto che ridimensionerà per quello che sono, cioè vecchi, i nazionalisti forsennati di cui Trump è l'emblema mondiale". E il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo, già parlamentare cossuttiano ai tempi del PdCi, annuncia trionfalmente che l'exploit del giovane socialista americano dimostra che si può battere "il tecnofascismo iperliberista di Trump". Qualunque cosa sia.