Archiviati i risultati delle elezioni regionali in Toscana, che hanno visto trionfare comodamente il centrosinistra a danni della maggioranza di governo, lo studio dello speciale di TgLa7, il programma politico dedicato alle elezioni e condotto da Enrico Mentana, si comincia ad animare. Il motivo è presto detto: tra gli argomenti di discussione entra anche la politica internazionale. E in particolare Israele, il ruolo di Hamas e la forza delle manifestazioni che si sono viste anche nelle prinicipali piazze italiane.
Sullo sfondo del diverbio tra gli ospiti rimane anche l’accordo di pace per Gaza, coronato ieri da un lunghissimo discorso tenuto dal presidente americano Donald Trump al Parlamento israeliano. Nel corso della Maratona Mentana, però è iniziato un botta e risposta tra Paolo Mieli, editorialista del Corriere della Sera e lo stesso direttore Enrico Mentana. L’oggetto del contendere è tanto chiaro quanto importante: le manifestazioni pro Palestina in Europa hanno giocato un ruolo per raggiungere la trattativa di pace? Secondo Mieli non c’è alcun dubbio: "Bisogna essere onesti intellettualmente, bisogna dire la verità. Quella pressione non ha avuto nessun ruolo". Un'opinione diametralmente opposta rispetto a quella di Mentana che, interrompendo l’interlocutore, attacca: “Quella pressione è servita perché ha fatto capire che c’era una partecipazione popolare dal basso che è stata rilevante”.
“Vabbè allora mi avete convinto”, risponde in modo sarcastico la firma del Corriere in quello che si era trasformato in un botta e risposta al vetriolo. Intanto, almeno per ora, l’accordo regge. 738 giorni dopo il 7 ottobre 2023 non ci sono più prigionieri nelle mani di Hamas perché ieri sono stati riconsegnati tutti. "Oggi alba storica per il nuovo Medio Oriente", ha celebrato la giornata Trump.