Gli occhi del mondo puntati nel bosco sacro dell'antica Olimpia dove videro la luce i Giochi Olimpici quasi tre millenni fa: è stata accesa intorno alle ore 11.15 la fiamma olimpica che ha iniziato il suo lungo percorso fino ai Giochi di Milano-Cortina 2026. Il cuore della Grecia torna a essere protagonista con l'avvio di un percorso che vedrà il nostro Paese ospitare di nuovo la manifestazione sportiva più importante al mondo dopo Torino 2006.
La cerimonia d'apertura
In apertura dell'evento si è esibita la soprano Christina Poulitsi con l'esecuzione dell'inno olimpico: subito dopo gli inni nazionali di Grecia e Italia eseguiti dal coro dei bambini della Scuola Italiana di Atene. Poco dopo è stata la volta dell'ex presidente del Coni, Giovanni Malagò e presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026. "Lo spirito italiano brillerà nella fiamma della torcia, accendendo l'Italia intera e unendo il mondo nell'obiettivo comune che è al centro di Milano Cortina: utilizzare il potere senza tempo dei Giochi Olimpici per creare nuove opportunità per le giovani generazioni attraverso lo sport". Un cenno a quanto accadrà nelle prossime settimane quando "la fiamma olimpica attraverserà tutte le province italiane, 60 città, 300 paesi, 20 regioni e tutti i siti italiani dell'Unesco. Viaggerà dalle vette settentrionali alle coste meridionali, portata da 10.001 orgogliosi tedofori. Un paese, una storia".
L'accensione della fiamma olimpica
Intorno alle ore 11.15 la fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026 è stata accesa davanti ai resti del tempio di Hera dall'attrice Mary Mina, nel ruolo di gran sacerdotessa, accompagnata dalle vestali che indossano abiti che ricordano quelli degli antichi greci. L'accensione del sacro fuoco è avvenuta durante le prove generali di lunedi: al momento dell'accensione della fiamma, nella sala grande del Museo Archeologico è partito un applauso.
Nuovo protocollo per il maltempo
A causa del maltempo in Grecia, però, la cerimonia di apertura si è tenuta al chiuso come già accaduto nella primavera del 2024 prima dei Giochi di Parigi: nel dettaglio, si inizia alle 10.30 all'interno del Museo Archeologico, al riparo dalle piogge attese per la mattinata, alla presenza della presidente del Cio Kirsty Coventry e di una folta delegazione italiana mche comprende tra gli altri il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il presidente del Coni Luciano Buonfiglio oltre ai vertici della Fondazione Milano-Cortina.
Le tappe della fiamma olimpica
In nove giorni saranno più di 450 i tedofori che percorreranno oltre duemila km toccando sette regioni del Paese nel corso di un viaggio che ricorda la simbioso tra la Grecia e lo spirito olimpico che si concluderà il 4 dicembre ad Atene. Da quel giorno, la torcia olimpica si sposterà in Italia con un viaggio che prenderà il via da Roma il 6 dicembre in un percorso lungo 60 giorni e fino alla sera del 6 febbraio con la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi Invernali a San Siro. Dal Lazio alla Sicilia, dalla Calabria all'Emilia-Romagna fino alle città e località di montagna del Nord Italia, la fiamma olimpica viaggerà in lungo e in largo nel Belpaese. Ricordiamo che le Olimpiadi inizieranno il 6 febbraio per protrarsi fino al 22 febbraio.
Primo e ultimo tedoforo
Dove si alterneranno migliaia di tedofori, il primo è stato il canottiere greco Petros Gaidatzis, bronzo a Parigi 2024, subentrato allo sciatore Alexandros Ioannis Ginnis bloccato da un infortunio. Stefania Belmondo ha affiancato Gaidatzis e insieme hanno continuato la staffetta della fiaccola olimpica. L'ex fondista cuneese, è una delle atlete italiane più titolate nella storia dei Giochi con dieci medaglie olimpiche conquistate in carriera, tra cui spiccano i due ori vinti, a dieci anni esatti di distanza l'uno dall'altro, ad Albertville 1992 e a Salt Lake City 2002.
Dopo Gaidatzis, il secondo tedoforo è stato Armin Zoeggeler: soprannominato "il cannibale", oggi tecnico della nazionale di slittino, è il primo atleta nella storia ad aver conquistato sei medaglie individuali nella stessa disciplina in sei edizioni consecutive delle Olimpiadi invernali, dal 1994 al 2014, con gli ori di Torino e Vancouver. Zoeggeler salirà le scale verso l'Accademia olimpica. L'ultima tedofora sarò Aikaterini Oikonomopoulou, argento nella pallanuoto con la nazionale greca ad Atene 2004, al termine di un'edizione vinta dalla squadra italiana.
