Una giocatrice col velo non si è mai vista in Italia, ma dal prossimo campionato di pallavolo sì. La squadra di A1 di Busto Arsizio ha infatti ingaggiato la sua Sfinge: Mariam Metwally. La schiacciatrice egiziana classe 1999 porta con sé non solo un'esperienza di alto livello internazionale, ma pure l'hijab, con la quale sarà riconoscibilissima sul parquet.
Gran colpo o un azzardo per la Uyba? È l'enigma della Sfinge. Di sicuro è un atto di coraggio per un club che avrà in rosa giocatrici provenienti da ben quattro continenti diversi. "La sua presenza rappresenta non solo un arricchimento tecnico per la squadra, ma anche un simbolo di integrazione e multiculturalità nel mondo della pallavolo", è il messaggio della società varesina. Il tempo dirà se la ragazza di 184 cm sarà all'altezza del compito: quello di rimpiazzare Rebecca Piva, che ha deciso di prendere altre strade. Un'eredità pesante per Mariam, comunque una delle protagoniste della pallavolo africana. Tanto da vincere in patria ogni trofeo possibile prima con l'Al-Ahly e poi con lo Zamalek, società con cui ha scritto la storia qualificandosi per il Mondiale per Club (sfidando anche il Vero Volley Milano).
Mariam Metwally ha debuttato a soli 16 anni ai Mondiali Under 18, l'inizio di un cammino che l'ha portata ad essere nominata tre volte miglior pallavolista del continente. Ma ora arriva il passo più importante della mia carriera, ha affermato la ragazza del Cairo che disputerà da fine agosto anche il Mondiale in Thailandia con l'Egitto.
Ben presto, però, abbraccerà le nuove compagne di Busto Arsizio. Il suo debutto in A1 è previsto per lunedì 6 ottobre alla E-Work Arena, dove troverà dall'altra parte della rete niente meno che le campionesse in carica di Conegliano. Sono orgogliosa di ciò che ho realizzato nel mio Paese, ma ora questa è la sfida più grande della mia carriera. Giocare in Italia significa misurarmi con il meglio e crescere ancora come atleta, ha dichiarato Mariam Metwally. La schiacciatrice col velo.