Parlare già di play-off in casa azzurra è assolutamente vietato. Serve la matematica, servono i tre punti stasera contro Israele, travolta sabato in Norvegia, per iniziare a programmare il percorso verso le due sfide di marzo 2026 che varranno il Mondiale. E un Ct come Gattuso che va al sodo, guarda al merito senza trascurare il talento, non fa scelte "politiche", cammina un passo alla volta: "Sappiamo da due mesi che non si può sbagliare, stasera ci vorranno coraggio e grande attenzione".
Per lui la Nazionale, lo ha ribadito ieri, "è vivere un sogno ed è come stare a casa, ripenso a vecchi allenatori come Lippi e Trapattoni e ora ho io questa possibilità, tanta gente pagherebbe per essere qui": sarà la presenza dell'amico Buffon, del fedele Riccio e di Bonucci che lo aiutano sui movimenti dei calciatori in campo, ma anche per l'atmosfera creata a Coverciano. Non a caso Bastoni e dopo la risonanza di ieri Kean, indisponibili per stasera, sono rimasti più a lungo del previsto con il resto della truppa. "Tornerò presto, forza azzurri", così il viola su Instagram.
A Udine il clima è teso: la protesta Propal andrà in scena poche ore prima del match ("ma siamo felici che ci sia stata una tregua, vedere gli ostaggi che tornano a Gaza è qualcosa di emozionante", ha detto Gattuso) e il Bluenergy Stadium sarà riempito da 10mila spettatori ("ringrazio chi sarà a vederci ma rispetto anche a chi sarà fuori"). E per cercare maggior equilibrio, nel ricordo del pirotecnico 5-4 di Debrecen, il Ct farà uno strappo al suo credo tattico, schierando la difesa a tre che non è nelle sue corde, ma è un modulo valido per contrastare Israele. Perchè Gattuso non è solo cuore e tenacia o empatia con i calciatori, ma vuole metterci del suo non solo trasmettendo voglia e senso di appartenenza.
L'undici che scenderà in campo, testato contro la Primavera dell'Udinese, vedrà Mancini in difesa, Locatelli o Cristante in mezzo al campo, Cambiaso a destra e Raspadori (favorito su Pio Esposito pure provato nella rifinitura) al fianco di Retegui. Uno schieramento che nelle intenzioni del Ct non dovrà consentire agli attaccanti israeliani di ricevere rifornimenti.
"L'allenamento è alla base del lavoro e per le scelte iniziali dovrà valutare anche le sostituzioni. Se analizziamo la partita di settembre, non mi è piaciuto come abbiamo giocato - così Gattuso -. Sono stati commessi errori di concetto, non pressavamo bene e c'erano troppi canali aperti. Dobbiamo migliorare su questo aspetto e bisognerà stare molto attenti. Le distrazioni? Si risolvono parlando con la squadra".
Vedremo se l'assetto tattico di stasera sarà efficace quanto la scelta dei due attaccanti: "Avevo il dubbio di riuscire o meno a reggerli, devo dire che sono contento per il lavoro che stanno facendo - ha sottolineato il Ct -. Rincorrono l'avversario, scalano costantemente e vanno sugli esterni, fanno grande volume. La mia preoccupazione più grande era riuscire a supportarli e loro si sono fatti trovare pronti". Ha poi ringraziato Spalletti per le belle parole ("se dice una cosa è perchè la pensa").